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I benefici dello stretching


Il nostro corpo parla di noi , racconta come lo trattiamo e quanto teniamo al suo benessere. Può raccontare una vita mirata al Wellness oppure trascuratezza e una limitata mobilità motoria. Molto dipende da noi. Se non sollecitato ed esercitato, il fisico è costretto, con il trascorrere del tempo, a movimenti sempre meno sciolti ed ampi, a stanchezza più repentina e all'impiego di maggiore sforzo in tutte le attività quotidiane. La minore elasticità muscolare, la ridotta capacità di coordinazione, il calo di energia, l'usura delle articolazioni, predispongono infatti il fisico ad un invecchiamento più veloce. Bisogna contrastarli con l'obiettivo di favorire il ringiovanimento di tutto l'apparato locomotore.

Lo stretching coinvolgendo muscoli, tendini, ossa e articolazioni, favorisce un miglioramento globale della capacità di movimento. Ma anche una migliore lubrificazione articolare contrastando così l'invecchiamento della cartilagine e quindi l’artrosi. Di fatto lo stretching mantiene "giovani" le articolazioni, rallentando la calcificazione del tessuto connettivo. La funzione che esercita lo stretching è di sollecitazione del tessuto connettivo (tendini, fasce ecc.) presente nella struttura contrattile, oltre alle fibre muscolari. Il tessuto connettivo è estensibile (può essere allungato), ma se non viene regolarmente sollecitato con l’esercizio fisico, in breve tempo perde questa caratteristica essenziale ed invecchia.

Stretching significa flessibilità, articolarità ed estensione.

Parlando di stretching è anche d’obbligo fare riferimento alla mobilità articolare (conosciuta anche come: articolarità, flessibilità, estensibilità, ecc.). Si tratta della capacità di compiere movimenti ampi ed al massimo della estensione fisiologica consentita dalle articolazioni.

Ecco quindi i benefici, e non soltanto relativi alla flessibilità, che questa attività offre a chi la pratica:

a livello muscolo-scheletrico, lo stretching aumenta l'elasticità dei muscoli e dei tendini, con un miglioramento globale della capacità di movimento.è un'ottima forma di prevenzione delle contratture muscolari. In alcuni casi diminuisce la sensazione di fatica e può prevenire traumi muscolari e articolari.gli esercizi di allungamento aiutano anche a diminuire la pressione arteriosa favorendo la circolazione. Favoriscono il rilassamento riducendo lo stress fisico e migliorano la coordinazione dei movimenti. Con lo stretching si ottiene anche di diminuire la tensione dei muscoli e la frequenza cardiaca: in una parola, ci si rilassa. L’importante è assumere posture confortevoli, in cui respirare in maniera naturale. Proprio la buona ossigenazione ripristinerà l'equilibrio delle funzioni fisiologiche e del tono muscolare, e quindi, attenuerà ogni stato di tensione nel corpo.

Quando si assumono posizioni scorrette per molto tempo i muscoli contratti iniziano ad accorciarsi. Una volta tornato nella posizione naturale, i muscoli accorciati oppongono resistenza e ostacolano il normale riallineamento dei segmenti ossei. Rendendo più flessibili i muscoli di schiena, bacino e gambe, è possibile riacquistare più facilmente la  postura corretta e mantenerla senza sforzo.

Chi può praticarlo, quando e dove

Lo stretching può essere praticato sempre, dappertutto e da chiunque. Se ci si allena, lo stretching può essere eseguito come riscaldamento pre-esercizio e come defaticamento post-allenamento. Nel primo caso, il muscolo si prepara a passare dalla condizione di riposo all'attività grazie all'effetto termico-metabolico dell’allungamento. Nel secondo, lo stretching consentirà il ritorno alle condizioni di flessibilità iniziali, perché ridurrà il tono muscolare.

Premesso che la flessibilità si può ottenere soltanto attraverso la consapevolezza del proprio movimento, il primo passo è il controllo del gesto. Quindi è importante avere coscienza di un determinato movimento, mentre lo si compie, evitando di agire in automatico. Infatti la possibilità di allungare la muscolatura è determinata dal sistema nervoso e dalla sua tolleranza a un determinato raggio di estensione. Se si tiene conto dei messaggi del sistema nervoso, i benefici saranno tanti e naturali.

Tuttavia parliamo di una attività dolce e fondamentalmente semplice che chiunque può praticare. Magari senza confrontarsi con altri perché questo comporterebbe probabilmente un’alterata percezione della soglia del dolore.

Un elemento importante è l’ambiente in cui ci si allena: lo stretching solitamente prevede una serie di  posture che si eseguono a terra. Il pavimento non deve essere dunque freddo ed è bene utilizzare un tappeto in modo che la superficie su cui ci si allunga sia relativamente confortevole. L’ambiente inoltre non dovrebbe essere rumoroso, perché questo non contribuisce al rilassamento.

Ecco per voi alcuni suggerimenti pratici quando ci si appresta a praticare questa attività sono:

1)individuare il gruppo muscolare da allungare, cercare una posizione comoda ma efficace che, una volta raggiunta, va mantenuta per un tempo da 15 a 30 secondi;

2)che l'allungamento non deve superare la soglia del dolore;

3)prima dello stretching, è importante che il muscolo sia caldo. Sembrerebbe quindi  più adatto dedicarsi allo stretching alla fine dell’allenamento, per aiutare il corpo a rilassarsi dopo la sessione di lavoro.

4)usare un abbigliamento comodo, che permetta movimenti molto ampi e senza intralciare la respirazione.


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